Haiki Mines (Innovatec), V.E.R.I.T.A.S. e 9-Tech hanno siglato un ATI per la costruzione dell’impianto di riciclo di pannelli fotovoltaici a Porto Marghera. Il progetto (PV Lighhouse) è confinanziato con il PNRR e l’impianto contribuirà in modo tangibile agli obiettivi del PNRR e all’evoluzione dell’economia circolare nel settore fotovoltaico
In corrispondenza dell’evento è stato rilasciato un comunicato congiunto, rilanciato da diverse testate e di seguito riportato.
Milano, 20 dicembre 2023: Innovatec S.p.A. (BIT: INC, ISIN: IT0005412298) attraverso la controllata Haiki Mines S.r.l., V.E.R.I.T.A.S. S.p.A. e 9-Tech S.r.l. puntano all’innovazione tecnologica e allo sviluppo dell’Economia Circolare in Italia dando avvio al Progetto “PV Lighthouse” per realizzare in Veneto il primo impianto ad alta innovazione per il trattamento e recupero dei pannelli fotovoltaici a fine vita. L’impianto, innovativo per il suo genere, è stato ammesso dal MASE nell’ambito dei Progetti Faro a valere sulle risorse del PNRR misura 2, componente l, investimento 1.2.
Il progetto PV LIGHTHOUSE prevede la costruzione a Porto Marghera (Venezia) di un impianto all’avanguardia in grado di trattare 3.000 tonnellate all’anno di pannelli fotovoltaici a fine vita, recuperando circa 2.500 tonnellate di materiali preziosi così composti: circa 350 t di alluminio, 2.000 t di vetro, 24 t di nastri in rame e 84 t di celle fotovoltaiche e silicio (critical raw material). L’innovazione impiantistica, con macchinari rispondenti ai requisiti di Industria 4.0, si incentra su un ciclo completo di trattamento a partire da una linea di smontaggio dei pannelli fotovoltaici pienamente automatizzata e dotata di capacità di riconoscimento di forme, tipo e verso – grazie a sistemi di Intelligenza Artificiale – per poi passare ad un trattamento termomeccanico, brevettato da 9-Tech, in grado di separare perfettamente le componenti costitutive degli stessi. A valle un sistema chimico dedicato permetterà il recupero finale dei materiali preziosi e rari quali l’argento, utilizzati nelle giunzioni tra le celle al silicio.
L’impianto, la cui operatività è prevista entro 14 mesi dal completamento del procedimento autorizzativo in corso, non solo ridurrà l’impatto ambientale derivante dallo smaltimento dei pannelli fotovoltaici, ma aprirà la strada a futuri sviluppi nel settore del riciclo dei materiali fotovoltaici. La tecnologia all’avanguardia e l’efficienza energetica saranno al centro del successo di questo progetto, dimostrando che sostenibilità e innovazione possono coesistere per plasmare un futuro più verde e responsabile.
PV LIGHTHOUSE contribuirà in modo tangibile agli obiettivi del PNRR e all’evoluzione dell’economia circolare nel settore fotovoltaico e sottolinea l’impegno continuo del Gruppo Innovatec nell’esplorare e utilizzare nuove tecnologie per raggiungere l’ambizioso obiettivo di recuperare quanto più possibile le materie prime dei prodotti a fine vita, garantendo un importante passo in avanti nell’attuazione dei principi dell’economia circolare, con vantaggi ambientali ed economici per il Paese.
La domanda globale di materiali riciclabili derivanti dai pannelli fotovoltaici giunti al termine della loro vita utile è destinata a crescere in modo significativo nei prossimi anni. Questo aumento è alimentato dall’espansione delle nuove installazioni fotovoltaiche e dai rischi che incombono sulle forniture di materie prime. Secondo alcune stime mercato intorno ai materiali riciclati dai pannelli solari dovrebbe superare i 2,7 miliardi di dollari per arrivare nel 2050 a 80 miliardi. L’Italia è un mercato particolarmente interessante: con più di 880mila moduli installati si aprono prospettive di sviluppo importanti per lo smaltimento e il riciclo del fotovoltaico. Ulteriori ricerche mettono in luce che dopo il 2030 si potrebbe arrivare a 400mila tonnellate di materiale da trattare. Gli stessi rilevano proprio che il mercato della gestione dei moduli fotovoltaici da avviare a smaltimento, oggi ancora contenuto, sia destinato a esplodere dopo il 2030. Nello scenario base si stima che i moduli da trattare restino contenuti fino al 2031, per poi raggiungere le 126.600 tonnellate nel 2034 e un picco di oltre 427.000 nel 2036.
In sintesi, il mercato nel suo complesso vede una domanda di componenti riciclati per i moduli fotovoltaici in forte crescita nei decenni a venire. Allo stesso tempo, al settore del recupero è oggi richiesto un rapido adeguamento tecnologico per favorire la costruzione di un sistema industriale maturo per migliorare la capacità di selezione e aumentare la qualità del materiale ampliandone la possibilità di riciclo e il valore aggiunto.
“Per Haiki Mines la collaborazione con Veritas e 9-Tech all’interno di questa sinergia per il progetto ‘PV Lighthouse’ rappresenta un ulteriore passo nel nostro percorso per la creazione di un futuro sostenibile” ha commentato Flavio Raimondo, Amministratore Delegato di Haiki Mines – Attraverso il massimo recupero dei materiali e l’uso di tecnologie all’avanguardia potremo tracciare una nuova strada per il settore”.
“Siamo molto contenti che il progetto PV Lighthouse stia entrando nel vivo. Il passaggio dalla scala pilota a quella industriale è una bella sfida ed un passo fondamentale per la nostra start up perché ci consentirà di poterla poi replicare in altri siti.”
ha affermato Pietrogiovanni Cerchier, Amministratore di 9-Tech
“Si tratta di una iniziativa di dimensioni industriali molto importanti – afferma Massimo Zanutto – Direttore Energia e patrimonio di Veritas – nella quale abbiamo creduto fin da subito, insieme a 9Tech e alla nostra società Depuracque. Questo progetto consentirà di creare un polo dedicato all’economia circolare e all’utilizzo di tecnologie in grado di accorciare le filiere di trattamento e di sperimentare sistemi per il riciclaggio”.
Haiki MInes S.r.l. è controllata da Haiki+ S.r.l., sub-holding del Gruppo Innovatec attiva nel business dell’Ambiente e dell’Economia Circolare con una pluralità di impianti di trattamento, recupero e riciclo delle materie: la missione di Haiki+ è di sviluppare una rete di impianti volta a dotare Innovatec di una sempre maggiore capacità di estrazione di valore dai rifiuti, realizzando importanti investimenti tecnologici in autonomia e attraverso partnership strategiche.
9-Tech S.r.l. è una start-up innovativa che opera attivamente nel settore della ricerca e sviluppo. La principale attività riguarda la progettazione e realizzazione di nuovi impianti e processi per il recupero di materiali strategici da rifiuti elettronici. La sede operativa, a Porto Marghera, è ospitata dal centro ricerche Green Propulsion Laboratory. Qui la start- up, grazie al supporto dell’EIT RawMaterials, ha realizzato un impianto pilota per il riciclo dei pannelli fotovoltaici che permette di recuperare materiali di maggiore purezza rispetto alle soluzioni esistenti. La start-up, che nel 2022 ha vinto il primo premio alla sfida ESG di Intesa Sanpaolo, è titolare di diversi brevetti europei e partecipa a diversi progetti di ricerca e Sviluppo.
V.E.R.I.T.A.S. S.p.A. è la prima multiutility pubblica del Veneto e una delle maggiori d’Italia. Fornisce servizi ambientali (igiene urbana e ciclo completo dei rifiuti, servizio idrico integrato e altri servizi pubblici territoriali) ai 51 Comuni soci: i 44 dell’intera Città metropolitana di Venezia e 7 della provincia di Treviso. Veritas è una società per azioni a capitale interamente pubblico e opera in un territorio che misura 2.650 kmq, popolato da 930.000 abitanti, che conta ogni anno 50 milioni di presenze turistiche (dato pre-Covid; fonte: Regione del Veneto).