Nuove Tecnologie per il Riciclo dei Pannelli fotovoltaici a fine vita
L’azione del progetto POR qui presentato prevede un sostegno agli investimenti e alle attività di ricerca e di innovazione delle PMI ed in particolare il consolidamento delle start-up innovative.
9-Tech, in quanto tale, ha utilizzato tale agevolazione per spese di ricerca sostenute nell’ambito dello studio sul riciclo dei pannelli fotovoltaici.
Il progetto “Nuove tecnologie per il riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita” (NTR) è iniziato a gennaio 2024, si concluderà a marzo 2025 e vuole perfezionare ulteriormente il processo innovativo e sostenibile per il riciclo di pannelli fotovoltaici a fine vita, già sviluppato dalla start up, aumentando l’IRL da 5 a 7.
Un modulo fotovoltaico è formato da un vetro, due strati incapsulanti che incorporano le celle fotovoltaiche ed il backsheet, che è un foglio combinato di polivinilfluoruro (Tedlar) e polietilene tereftalato (PET). Attualmente, il riciclo dei pannelli fotovoltaici è molto complesso e le soluzioni esistenti non valorizzano tutti i materiali presenti.
9-Tech ha sviluppato una soluzione altamente innovativa per recuperare e riciclare tutti i materiali presenti nel pannello fotovoltaico che le ha fatto vincere il primo premio della sfida ESG In Action nel 2022. La start-up infatti ha già testato il processo termomeccanico di riciclo su scala pilota (il prototipo 9PV), che è ora in fase di upscaling (impianto industriale)
Durante il progetto la start-up ha lavorato per affinare la propria soluzione, rendendola più efficiente, scalabile e pronta per il mercato.
Il progetto innanzitutto ha supportando l’acquisto di attrezzature e consulenze utili nel proseguire la ricerca già iniziata sul riciclo dei pannelli: ciò ha consentito di ottimizzare il processo migliorando la soluzione già nota e sviluppando nuovi macchinari per il riciclo.
Una volta sviluppate queste nuove invenzioni, il progetto ha permesso di proteggerle con il deposito di 3 nuove domande di brevetto in Italia, rafforzando notevolmente la proprietà intellettuale della società, anche con l’estensione dei brevetti esistenti in Europa, Cina e USA nonché facendo la protezione PCT.
L’effetto è stato quindi duplice.
Da un lato il miglioramento della tecnologia ha permesso all’azienda di avere una soluzione scalabile (sarà industrializzata nel 2025) e di attirare più facilmente investimenti.
Dall’altro, i nuovi brevetti della società ne proteggono la proprietà intellettuale aprendo la porta all’espansione su nuovi mercati internazionali.


Progetto finanziato con il PR Veneto FESR 2021-2027
