Il trattamento termomeccanico

La sperimentazione è iniziata con un progetto Booster dell’EIT RawMaterials del 2020 che ha avviato la progettazione dell’impianto sperimentale di riciclo dei pannelli fotovoltaici di 9-Tech.

L’impianto, progettato e realizzato nel 2020 e notevolmente modificato ed ampliato negli anni successivi, opera un trattamento termico e meccanico sui pannelli in modo da recuperare i materiali base di cui sono costituiti.

La tecnologia è tutelata con diversi brevetti europei e impiega un processo molto più efficiente e vantaggioso rispetto al precedente processo studiato durante il progetto ReSiELP.

L’impianto 9PV è ospitato presso il Green Propulsion Lab del gruppo Veritas, una piattaforma finanziata dal Ministero dell’Ambiente per il rilancio di Porto Marghera a Venezia, che studia tecnologie verdi e ospita diverse start-up innovative come 9-Tech. Ne parliamo anche in questa intervista.

L’impianto sperimentale è stato autorizzato dalla Regione Veneto con il decreto n. 183 del 4 luglio 2022 e ha dimostrato una capacità di trattamento di 30 kg/h di pannelli.

I test sono iniziati ricevendo i primi pannelli da trattare (circa 360 kg) il 7 Novembre 2022 e da allora è cominciata l’attività sperimentale vera e propria che è in corso tuttora. L’impianto ha già dato prova di avere un’altissima efficienza energetica e la capacità di recuperare i materiali in forma sufficientemente pura da essere riutilizzati come materia prima seconda.

L’impianto sperimentale:

(dati dell’intera sperimentazione, conclusa il 12 gennaio 2024)
0

kg di pannelli trattati

0

kg di vetro

0

kg di alluminio

0

kg di celle in silicio

0

kg di junction box

0

kg di polvere

0

kg di contatti in rame

Il recupero dell’argento

Le celle fotovoltaiche recuperate con l’impianto sperimentale sono costituite da silicio, alluminio e argento. L’argento è di gran lunga il materiale con il più alto valore specifico all’interno di un panello fotovoltaico, pertanto è stato sviluppato un trattamento che sfrutta l’azione meccanica degli ultrasuoni e reagenti a basso impatto ambientale per il suo recupero.

Nel gennaio 2023 è stata presentata la domanda di brevetto per il processo.

Lo sviluppo di questa parte di trattamento è stato svolto grazie alla vittoria del primo premio InactionESG di Intesa SanPaolo Vita e Fideuram Vita ricevuto nel 2022.

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